Caro Luciano, in verità, le confesso che avrei preferito leggere "io appartengo alla Chiesa preconciliare", quella eclissata dopo la morte di Pio XII, quella il cui ultimo Concilio Ecumenico è stato il Vaticano Primo, quella di cui si sono impossessati i ribelli modernisti con l'imposizione sul soglio petrino di Roncalli al posto di Siri (dopo la sua elezione, accettazione e scelta del nome, Gregorio XVII), fatto ripetutosi nel Conclave del '63 con Montini) e infine dopo il malaugurato e funesto Concilio Vaticano II. Da allora, è stata tutta una deriva modernista, cioè eretica blasfema : Novum Ordo Missae, sceneggiate di Aiisis 1 e 2, comunione sulla mano, nuovi cathechismi socialcomunisti ed antropocentrici, richieste di perdono a go-go verso ebrei, musulmani, protestanti, autodemolizione pubblica dell'onore di Santa Romana Chiesa. Si ricordi di Nostra Aetate, Fignitatis Humanae, Unitatis Reintegratio, Lumen Gentium 8/b (il subdolo subsistit in...).

Piccolo Matteo, anche il mio Papa è Benedetto. Benedetto XVI.

Come vorrei che tutti i veri cattolici si alzassero in piedi e dicessero a gran voce, con fortezza d'animo:

"Eccomi o Signore. Sì, si compia in me il tuo Divin Volere".

E testimoniassero con tutta la loro forza la loro appartenenza, senza paura e peli sulla lingua:

Io sono di Cristo.
Io sono di Maria.
Io appartengo alla Chiesa di Papa Benedetto.
Io appartengo al Cielo.

Che uscissero allo scoperto, dalle proprie tane, dalle ombre dell'anonimato e della viltà per proclamare "sine glossa" e dai tetti: la Verità.

Nella luce del gran Sole, nella sua adorabile Divina Volontà.

Caro don Reto, voglio pubblicamente dirle: grazie.

Che tutti i sacerdoti consacrati a Cristo, rimanessero fedeli alla vera dottrina ed alla propria "chiamata" e avessero il coraggio di testimoniarLo e servirLo nella lealtà del proprio mandato: fino alla fine.

Come ha fatto Padre Pio, santo.

Amen!

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