marco18
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Elezioni europee. Come proseguire verso il baratro tranquillizzandosi la coscienza

Ma forse sarebbe meglio cercare di salvarsi, cosa che appare molto difficile, se non impossibile, quando si parte comunque dall’assunto che l’adesione a questa Europa è un dogma assoluto. Poi si possono fare i manifesti con grandi propositi. Molto belli, come le fiaccolate antimafia. Quando i cattolici apriranno gli occhi?
di Paolo Deotto
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Una premessa: andiamo a votare. Capisco benissimo, provandolo io stesso, quel vago senso di nausea che viene di fronte a una politica che di tutto si occupa fuorché del bene dei cittadini. Ma non perdiamo questa occasione delle elezioni europee per esprimere un voto che possa finalmente portare all’uscita dell’Italia dalla trappola mortale della UE e dell’Euro. Certo, non sarà un cammino né rapido né indolore, ma è anche l’unico per avere ancora qualche speranza di sopravvivere come Nazione libera. È un cammino da iniziare.
Il fallimento della UE è sotto gli occhi di tutti, e quanto più è chiaro, tanto più il regime ci ossessiona, col vecchio comunista Napolitano in testa, bombardandoci ad ogni occasione con frasi apodittiche sul dogma Europa, sul “cammino europeo” dal quale non si può tornare indietro, e così via. Direi che la frase più cretina sentita finora è “Ci vuole più Europa”. Cosa voglia dire non è ben chiaro. Di sicuro, tradotta in pratica, vuol dire “ci vuole più rovina”. Una prospettiva consolante.
Cerchiamo di ricordarci che dal 16 novembre 2011 l’Italia è di fatto sotto governo estero. Il comunista Napolitano, ossequioso agli ordini di Bruxelles, ci ha imposto Monti, poi Letta e ora Renzi. Ci ha impedito di andare a votare dopo aver costretto alle dimissioni un governo che poteva piacere o meno, ma che comunque trovava la sua legittimazione nel voto popolare. Se questi governi avessero portato benefici all’Italia, potevamo rassegnarci alla dittatura mondialista. Ma i risultati, che si esprimono in perdita di potere d’acquisto, disoccupazione, miseria, li conosciamo e li subiamo tutti. Potremmo dire, con espressione poco signorile, che siamo finiti “cornuti e mazziati”. Al danno si aggiunge la beffa dei periodici annunci secondo i quali saremmo “usciti dalla crisi”. Come, non si sa.
Ma soprattutto non possiamo dimenticare che il disastro dell’Euro e della rinuncia alla sovranità monetaria non è che un aspetto della trappola europea. Ridurre i popoli in miseria è un passo necessario sulla strada di un progetto ben più ampio e perverso, e del resto neppure nascosto. Un popolo in miseria non può occuparsi d’altro che della sopravvivenza e difficilmente disturberà i manovratori che nel frattempo proseguono sulla loro strada: può un cattolico (e qualsiasi persona che comunque non abbia rinunciato alla dignità umana) scordarsi che questa è l’Europa in cui si sono elevati al rango di diritti crimini come l’aborto e l’eutanasia? Può scordarsi che l’omosessualizzazione ossessiva della società (a partire dalla scuola materna) viene contrabbandata come tutela della libertà? Ci siamo già scordati delle direttive della sezione europea dell’OMS in materia di “educazione sessuale”? Ci siamo già scordati della “relazione Lunacek”, vero grimaldello per scardinare definitivamente la famiglia?
Potremmo andare avanti con mille esempi. È un fatto che questa Europa non è che un mostro nato per realizzare i più folli progetti dei nipotini di Hitler, ben descritti dal nostro Carlo Manetti nei suoi articoli sulla sinarchia (vedi “L’Europa in marcia verso il totalitarismo”).
In questa situazione ci lascia davvero stupiti (tanto per essere cortesi e non usare altri termini) leggere il festoso “Manifesto per l’Europa”. “Resettiamo l’Europa!”. Segue, nientemeno, un “giuramento” (in cui la sintassi deraglia un pochetto): “Io giuro di lottare e promuovere attivamente i diritti umani in Europa come membro del Parlamento europeo, inclusi la Dignità Umana, il Diritto Umano alla vita, la promozione della famiglia, la libertà di pensiero,coscienza e religione così come i diritti dei genitori all’educazione dei loro figli e la giustizia sociale”. Poscia, una sorta di “decalogo”. Seguono le firme dei promotori e quelle dei candidati che si impegnano con questo “giuramento”. Ovviamente, sono i candidati caldamente consigliati dai promotori del Manifesto per l’Europa.
Non sto a dilungarmi sui dieci punti (potete leggerli), anche se sarebbe bello, ma non è qui la sede, approfondire meglio l’eterno equivoco della “libertà religiosa” e magari anche rendersi conto che l’Europa è, tra l’altro, sotto invasione islamica, in gran parte subita dall’Italia, vista la sua posizione nel Mediterraneo. Ma non divaghiamo.
Senza nemmeno entrare, almeno per ora, nel merito dei dieci punti, vorrei solo notare alcune cose. Come è possibile sperare di entrare in un organismo perverso – la UE – per riformarla e farne una cosa civile e umana? La UE è nata bacata, non è nata da una scelta dei popoli ma da un patto bancario internazionale e la finanza pirata l’ha saldamente in mano, perché la BCE, Banca Centrale Europea, banca privata (non scordiamocelo!) ha in mano lo strumento monetario, che può essere, a seconda dei casi, in fraterna armonia con l’altra Banda Bassotti, il FMI, lo zuccherino o la pistola puntata sugli stati membri per dirigerne la politica. Come accade in casa nostra, come è accaduto in Grecia. È interessante anche notare come UE e Fmi pilotano, a suon di miliardi, la crisi in Ucraina.
Di fronte a uno strapotere bancario – massonico, ecco che si compila un bel manifesto, che ha lo stesso valore delle fiaccolate antimafia che tanto piacevano all’allora sindaco di Palermo Leoluca Orlando Cascio. Non servivano a nulla, però si poteva dire: “Lottiamo contro la mafia”. Fantastico.
Conosciamo più d’una delle associazioni che hanno promosso il Manifesto per l’Europa e voglio pensare a una beata ingenuità. Penso solo a questo, almeno per non aumentare il già pesantissimo carico di anni di Purgatorio che dovrò scontare.
Però, fatto credito di una beata ingenuità, è impossibile non notare alcune cose:
- Un politico fa parte di un partito, e se ne fa parte, ne accetta le direttive. Forza Italia ha in lista il signor Alessandro Cecchi Paone, omosessuale dichiarato e gioioso di esserlo, e per ciò stesso corruttore. Senza entrare nel merito del programma di Forza Italia, già questo mi pare sufficiente per negare il voto a questo partito. Spiace, perché è la dimostrazione che Berlusconi, al quale comunque non mancherà mai la nostra solidarietà come perseguitato da una giustizia partigiana, è ormai cotto e farebbe meglio a dedicarsi a una tranquilla vecchiaia. I politici “cattolici” di Forza Italia non hanno nulla da dire sulla candidatura di Cecchi Paone?
- Il Nuovo Centro Destra è un partito nato dalle ambizioni di un omarino che farà la stessa fine di Gianfranco Fini. È un partito la cui tessera di iscrizione costa trenta denari.
- In ogni caso, il politico che ha “giurato”, cosa farà quando il suo partito farà delle scelte difformi da quanto espresso nel giuramento? Si dimetterà? Voterà contro il suo partito? Il grande Totò avrebbe detto: “ma mi faccia il piacere… “
No signori. Non ci serve “più Europa”. Ci serve uscire dalla trappola euro e dall’Europa, se vogliamo ancora sperare di salvare le nostre tradizioni, la nostra identità (quella identità cristiana che l’Europa si rifiutò di riconoscere, ricordate?), il futuro nostro e dei nostri figli. Se non abbiamo voci che rifiutino chiaramente lo schifo finanziario-omosessualista-tanatofilo che è l’Europa, siamo finiti. È uno schifo da cui uscire, perché è perlomeno sciocco frequentare il postribolo sperando di convertire le prostitute. Le si potranno convertire, forse, fuori dal postribolo. Ma i postriboli, luoghi peraltro enormemente meno dannosi per la morale rispetto alla UE, non si frequentano.
Abbiamo bisogno di mandare al Parlamento Europeo politici che chiaramente e senza paura siano antieuropeisti. Politici che entrino nel postribolo non per dialogare con le prostitute, ma per iniziare a demolirlo. Inoltre, se a queste elezioni europee si manifesterà una chiara maggioranza anti-UE ci saranno le condizioni per dare una spallata alla succursale italiana del mondialismo, rappresentata, per ora, dal patetico Topolino Renzi. Già, perché Topolino non ci tirerà mai fuori dall’Europa, non può certo agire contro i suoi datori di lavoro. Ma se si manifestasse col voto europeo un chiaro fronte anti-UE, anche in Italia qualcuno inizierebbe a tremare e a riflettere.
Ripeto quanto già dissi prima: il processo di uscita dall’euro e da questa Europa non sarà né breve né facile, ma nemmeno l’operazione per l’asportazione di un tumore è una passeggiata. Però, se il tumore non viene tolto, si sviluppa e divora l’organismo. Morte del malato.
Nel panorama alquanto desolante dei nostri partiti politici, la Lega è l’unica ad avere assunto posizioni chiare contro l’Europa. Diamole credito e diamole una mano a superare la soglia di sbarramento. Non è che un primo passo, né il discorso si esaurisce in questo articolo che avete avuto la pazienza di leggere. Ma, per favore, lasciamo perdere le fanfaluche dei “Manifesti per l’Europa” et similia.
Vorrei fare solo un piccolo esempio: ricordo benissimo, ero allora un giovanotto, l’esordio in politica di un grande movimento come Comunione e Liberazione. Naturalmente i suoi candidati si impegnavano nella Democrazia Cristiana col fiero intento di riformarla dall’interno. Divennero loro democristiani, nel senso peggiore del termine, ossia della gestione del potere, costi quel che costi, alleandosi con chi più fa comodo. Passando per le varie metamorfosi di sigle, e non cambiando la mentalità, si è arrivati a un Meeting presentato da Emma Bonino, ossia dal peggio del peggio della politica rabbiosamente antiumana e anticristiana. Meditiamo su questi precedenti. Il disastro in cui siamo, che è anzitutto un disastro morale e identitario, ha origine anche da una legge sull’aborto firmata da ministri e presidente democristiani. Ha origine dai pusillanimi sedotti dal gusto del potere e dei privilegi.
Salviamoci dall’Europa, finché siamo in tempo. E per farlo dobbiamo dar credito a chi è esplicitamente contro questa Europa.
By Riscossa Cristiana On 9 maggio 2014
Idelfonsomarnetti
Credo che una coscienza cristiana "sveglia" nel discernere "l'aria dei tempi" non abbia alcuna estazione nella scelta politica: Alla larga e fuori sùbito dalla UE!...Purtroppo la compromissione leonina ha già prodotto danni irreparabili per l'Italia...Possiamo limitarci ad evitare il peggio. Questo embrassons-nous da conigliera - massonico /mafioso/mondialista - è il pròdromo della Bestione 666 …Altro
Credo che una coscienza cristiana "sveglia" nel discernere "l'aria dei tempi" non abbia alcuna estazione nella scelta politica: Alla larga e fuori sùbito dalla UE!...Purtroppo la compromissione leonina ha già prodotto danni irreparabili per l'Italia...Possiamo limitarci ad evitare il peggio. Questo embrassons-nous da conigliera - massonico /mafioso/mondialista - è il pròdromo della Bestione 666 dell'Apocalisse. I cristiani e gli uomini ancora liberi debbono legittimamente reagire, con tutti i mezzi, contro il Grande Faraone pervertitore delle creature libere ed intelligenti.
Francesco Federico
Purtroppo siamo finiti nelle mani degli adoratori di Mammona-Euro, e per questa diabolica divinità si è disposti a sacrificare ogni cosa : i beni, il lavoro, la civiltà, la dignità e la vita stessa dei cittadini.
Non a caso ho definito l'Euro diabolico: da moneta che doveva rappresentare il simbolo ( dal greco σύμβολον súmbolon quello che unisce, per i cristiani il simbolo apostolico è il …Altro
Purtroppo siamo finiti nelle mani degli adoratori di Mammona-Euro, e per questa diabolica divinità si è disposti a sacrificare ogni cosa : i beni, il lavoro, la civiltà, la dignità e la vita stessa dei cittadini.

Non a caso ho definito l'Euro diabolico: da moneta che doveva rappresentare il simbolo ( dal greco σύμβολον súmbolon quello che unisce, per i cristiani il simbolo apostolico è il Credo) dell'unità europea ne è diventato il Διάβολος, diábolos , colui che divide, che separa ed in effetti l'euro è diventato il maggiore ostacolo al vivere civile europeo.

VADE RETRO EURO!