LETTERA AL VESCOVO Sig. Vescovo, pace e bene in Cristo Gesù Vinta l’accidia e la tentazione di farmi gli affari miei, sento il dovere di esprimere il mio parere sulla lettera agli adoratori da lei …Altro
LETTERA AL VESCOVO

Sig. Vescovo, pace e bene in Cristo Gesù
Vinta l’accidia e la tentazione di farmi gli affari miei, sento il dovere di esprimere il mio parere sulla lettera agli adoratori da lei redatta.
Sempre grato al Signore che per sua volontà ho la possibilità di essere alla presenza di Gesù eucaristico, che Dio gliene renda un gran merito.
Leggendo la sua riflessione sulle lettere di san Paolo, ho potuto costatare la linearità dei commenti da lei suggeriti, e’ stata per me un momento di meditazione ricca.Girato il foglio però , leggendo la catechesi di papa Francesco del 16.012019, mi e’ subentrata la solita amarezza e le spiego il perché . Con il consenso che lo stesso San Paolo raccomanda: “ Quand’anche noi, (apostoli) o un angelo vi annunciasse un Vangelo diverso da noi annunciato sia anatema” le spiego il mio disappunto.
Papa Bergoglio: “
E ci chiediamo: e mai possibile che Tu, o Dio, conosca solo amore? Tu non conosci l’odio? No – risponderebbe Dio – Io conosco solo amore. Dov’è in te la vendetta, la pretesa di giustizia, la rabbia per l’onore ferito? E Dio risponderebbe: Io conosco solo amore
In questa dottrina e’ il rimando del proclama da esso divulgato all’inizio del suo ministero: “ Dio non si stanca mai d’avere misericordia”.
Eppure, i tanti eventi che la Bibbia ci fa conoscere, ci mostra sia nel passato la cacciata dal giardino dell’Edem, il diluvio, la distruzione di Sodoma e Gomorra, la distruzione di popoli e di personaggi empi, la distruzione del tempio, l’esilio del suo popolo in Babilonia, la strage, la distruzione del tempio e la dispersione del Suo ex popolo nel 70 dopo Cristo per averlo rinnegato, ci fa capire che nonostante l’attributo principale del nostro Abbà sia “ Amore” in Dio e’ presente anche la giustizia. La stessa Misericordia incarnata, all’inizio della sua predicazione, esortava a :”
convertitevi, perché il regno di Dio e’ vicino” ,” Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché ampia e’ la strada che conduce alla perdizione e sono molti quelli che vi entrano” . Poi, se continuiamo a leggere il nuovo testamento, quante volte Paolo condanna gli empi, e San Giovanni descrive la grande ira di Dio nel distruggere la Babilonia.
Risulta quindi che nella dottrina di Francesco manca una verità della dottrina della Chiesa che Gesù ha voluto: “ tornate a Me con tutto il cuore, e i vostri peccati diventeranno bianchi come la neve”
Secondo me questa meta, fa parte di quel “convertitevi” quotidiano che ci impegna tutta la vita. Quando pecco e’ perché presumo e approfitto del pensiero sopra riportato,” che tanto Dio è misericordioso”. Chi mi dice che Dio non si stancherà della mia impenitenza? “ Dovrete rendere conto anche di ogni parola”
Comunque Francesco non assomiglia all’Abba, in quanto si dimostra spietato e senza misericordia solo con i cattolici che osano fare delle critiche alla sua persona e alla sua dottrina.
Comunque, continuando a pregare la S.S. Trinità per aver misericordia di me, della Chiesa e del mondo, le aguro ogni bene.

In Dio non ci sono mezze verità! Bergoglio, non ci indurre in tentazione!
Massimo Massimo M.I.
Giovanna Delbueno
MISERICORDIA MALITESA.
Mi torna in mente di aver visto un film terribile, "SILENCE" girato da Martin Scorsese ( guarda caso con consulenza di Padre James Martin!) che narra la persecuzione dei Missionari Gesuiti in Giappone nel XVII secolo. L'ultimo missionario salva la propria vita, e forse, ma non si sa, anche quella dei propri fedeli giapponesi.
Lui, il Gesuita, abiura calpestando il Crocifisso. …Altro
MISERICORDIA MALITESA.
Mi torna in mente di aver visto un film terribile, "SILENCE" girato da Martin Scorsese ( guarda caso con consulenza di Padre James Martin!) che narra la persecuzione dei Missionari Gesuiti in Giappone nel XVII secolo. L'ultimo missionario salva la propria vita, e forse, ma non si sa, anche quella dei propri fedeli giapponesi.
Lui, il Gesuita, abiura calpestando il Crocifisso.
Perché? Perché guardando i cari fedeli orribilmente torturati, "ode" il Crocifisso che gli dice: "Calpestami, calpestami, Sono venuto su questa terra per essere calpestato". QUESTA è la tesi.
Io lo avrei calpestato o sarei morta con i miei discepoli? Certamente sì. Chi di noi avrebbe calpestato il Crocifisso?
Il film è stato presentato nel novembre 2016 a Roma a 400 Gesuiti.
Falsa, falsissima teologia della Misericordia evidentemente elaborata in seno alla Compagnia. Tante cose si spiegano così. Terribile e chiaro.
Non c'è altro da dire.